Focus: Tenuta Carretta
Qui le novità 2016/17 dei milanesi che si preparano a disputare la loro 18^ stagione sportiva.
MILANO – Lo scorso anno la redazione di SportSmall.it ha seguito i match più importanti del campionato dell’AC Tenuta Carretta 1999, una delle squadre storiche del calcio amatoriale nazionale. Una collaborazione fresca e appassionata, che proseguirà anche in questa stagione con la speranza di raccontare momenti trionfali in un’annata che si prospetta ricca di aspettative.
A dircelo è stato l’attuale allenatore, nonché fondatore ed ex giocatore della squadra milanese, Rudy Galetti, intervistato in esclusiva da Sportsmall, che ci ha confessato di avere grande fiducia nel gruppo che la prossima settimana inizierà ufficialmente la sua stagione numero 18.
Galletti, l’inizio della stagione è ormai alle porte: come vi state preparando per affrontarla al meglio?
«Rispetto all’anno scorso ci sono tante novità: a livello di rosa, sia in uscita che in entrata, abbiamo cambiato molto. Al momento, quindi, ci stiamo concentrando su aspetti più legati alla conoscenza del gruppo e agli automatismi che saranno alla base dell’assetto tattico che terremo in campo. Le prime amichevoli disputate ci stanno dando risposte positive in questa direzione».
Ha parlato di novità: cosa è cambiato rispetto alla scorsa stagione?
«Nonostante sia una strategia insolita, quest’anno abbiamo deciso di utilizzare la linea di “invecchiamento” della squadra. Ci hanno lasciato giocatori classe ’93 che sono stati integrati con uomini di esperienza. Vogliamo puntare molto sulla solidità, anche psicologica, del gruppo. Lo scorso anno, in tante partite, ci è mancato quel pizzico di maturità che avrebbe potuto fare la differenza su molti aspetti. Per questo motivo abbiamo deciso di lavorare su una delle ragioni che non ci ha permesso di raccogliere, non solo in termini di risultati ma anche di prestazioni, ciò che ci aspettavamo».
A proposito di maturità: la stagione che sta per iniziare è la numero 18 per la sua squadra. Un traguardo importante, come lo commenta?
«Nel 1999, ancora sui banchi del liceo, a me e ad alcuni compagni di scuola è venuta l’idea di dare vita ad una squadra di amici che potesse divertirsi insieme, condividendo una passione. Sarebbe stato difficile immaginare, dopo 18 stagioni, di essere ancora qui, con un gruppo che, seppure rinnovato in tantissimi elementi, mantiene costante lo spirito e la voglia di unione che ha contraddistinto il nostro cammino fin dalla nascita del progetto. Mi creda, di sacrifici in questi anni ce ne sono stati tanti, da parte mia e di tutti i ragazzi, ma devo essere sincero: ne è valsa la pena! Basti pensare che il prossimo lunedì disputeremo la nostra partita ufficiale numero 546. Non so quante realtà amatoriali in Italia, e non solo, possono vantare questo tipo di tradizione».
Lunedì quindi è in programma l’esordio ufficiale: avete già stabilito gli obiettivi minimi della stagione?
«Lo scorso anno, come accennavo, in molte circostanze ci è mancato un pizzico di cattiveria che avrebbe potuto sicuramente illuminare l’annata con una luce diversa. In questa stagione saremo soddisfatti in caso di qualificazione ai play-off del campionato di Serie A Sportland, e ci piacerebbe ben figurare anche nelle competizioni collaterali in cui saremo impegnati, come la Champions Cup che inizierà lunedì. Ma a questo penseremo partita dopo partita».
Un’ultima domanda: ci sveli il suo ricordo più bello in questi anni in cui l’AC Tenuta Carretta 1999 è stata protagonista dei campionati amatoriali di Milano e non solo.
«Difficile rispondere a questa domanda, visto che i momenti belli ed emozionanti, durante tutte queste stagioni, sono stati numerosi. Cito l’ultimo, in ordine di tempo, perché è il più vivo nella mia memoria, come penso lo sia in quella dei compagni che hanno vissuto con me questa grande gioia. Sto parlando del trionfo ai rigori nella finale di Coppa delle Fiere 2014 contro una delle squadre più forti del circuito amatoriale milanese come Stone Island. Contro tutti i favori del pronostico, abbiamo vinto grazie ad un grande spirito di squadra e ad una forza di volontà che ci ha accompagnato non solo nell’atto finale della manifestazione, ma in tutto il cammino fino a lì. Gli stessi elementi che nella stagione che sta per cominciare dovranno essere la nostra linfa, in ogni gara».
Una speranza, quella di Galetti, che fa rima con il grande in bocca al lupo da parte di SportSmall.it
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