Scudetto agli Sharks! È il numero 7 della storia per questa societa’. La finale scudeto, Sharks-Pochi è finita 1-0 dopo l’overtime
BOLZANO – Sabato 19 marzo al palaghiaccio di Baselga di Pinè si è concluso il campionato italiano di broomball con i suoi verdetti per quanto riguarda questa stagione sportiva. Gli Sharks si laureano campioni, da ricordare che con questo scudetto, diventano la squadra più titolata d’Italia nel Broombooll, avendo anche vinto poi, almeno una volta in tutte le competizioni ufficiali.
Partiamo subito con la partita piu’ importante, la finale scudetto 2015/16 tra Sharks e Pochi89. Il derby d’Italia è iniziato puntuale alle 20,30 e subito in campo si nota che nelle file degli squali mancavano il difensore Lukas Wegscheider e il portiere Luca Frasnelli sostituito ormai da 5 partite da Stefano Gatti, recuperato all’ultimo momento invece il terzo infortunato, fermo ormai da 2 mesi, l’attaccante Massimo Pedergnana.
LA CRONACA La partita è iniziata subito con le due formazioni pronte all’attacco, quindi aggressive che hanno dato lavoro ai difensori. Il possesso palla poi è passato agli squali ma i lupi erano veloci nelle ripartenze. Il portiere pochero Elia Veronesi ha avuto sicuramente più lavoro ma il collega avversario Stefano Gatti si è superato in due occasioni con due tiri precisi e veloci nello specchio della porta. Gli Sharks trovano un quasi gol con Luigi Valentini ma per l’arbitro la sfera non aveva superato completamente la linea di porta. Il Pochi non e’ stato capace a 5 minuti dalla sirena finale ad approfittare in una doppia penalita’ (5 contro 3 ), ma c’è da dire molto bravi i difensori degli Sharks che chiudevano le retrovie,così la sfera non arrivava in porta. A due secondi dalla sirena finale c’e’ stato un fallo ai danni del Pochi,quindi la squadra giallo-nera ha dovuto affrontare l’overtime con un giocatore in meno.
EXTRA TIME Nel broomball il tempo supplementare si gioca con il portiere e solo 3 giocatori in movimento, in questo caso i lupi potevano mettere in campo solo 2 giocatori di movimento e c’è stata la svolta della partita.Vinto l’ingaggio gli Sharks tolgono il portiere durante il gioco entra un altro giocatore di movimento e fanno girare la sfera 4 giocatori contro 2; in meno di 2 minuti il capitano Bruno Baratta trova l’occasione, tira la palla da distanza ravvicinata alle spalle del portiere pochero,gol partita del numero 25 degli Sharks. Con questo gol gli squali hanno gestito la partita con un grande gioco di palla fino alla sirena finale.
IN ULTIMA ANALISI Il verdetto dice Sharks campioni d’Italia per la settima volta. Nelle altre partite si e’ vista la vittoria del Nova Levante contro i Bad Boys e si sono conquistati la parte bassa del podio. Il Belluno vincendo 2 a 0 contro l’Egna resta In serie A e manda la cenerentola della golden League in serie B, mentre con la vittoria di 1 a 0 i Red Devils vincono la finale della silver League e il prossimo anno faranno parte del massimo campionato italiano dopo diversi anni di assenza.
CLASSIFICA FINALE 2015/16
Sharks
Pochi89
Nova Levante
Bad Boys
Belluno
Egna
LE ROTALNORD CHIUDONO CON LO SCUDETTO UNA STAGIONE TRIONFALE!
Il 19 marzo in quel di Baselga di Piné si é disputata la finale femminile Broomball tra le rivali di sempre Rotalnord-Geier.
CRONACA All’ inizio la Rotalnord parte subito forte con delle belle azioni e conclusioni ma il portierone Sabrina Tamanini delle ” Tate ” para con icurezza. Al 4′ minuto una penalità a favore della Rotalnord ha causato il primo goal. Poi la partita è prosegue da parte di tutte e due le squadre con azioni veloci e pericolose. Si va a riposo con la Rotalnord in vantaggio.
LA RIPRESA Con l’ inizio del secondo tempo le tate cercano il pareggio ma non arriva, ma i Rotlnord è una squadra ecismente compatta e senza grossi punti deboli. Alla fine le Geier rischiano di pareggiare con un palo del’ottim Giulia Archis all sua prima stagione con le tate. Allo scadere con il suono della sirena le tate sprecano una giotta occasione per portare la Rotalnord ai supplementari. La Rotalnord è campione 2016, vincendo con una rete a zero la finale, ma che ha costruito lo scudetto con capacità organizzative e tecniche, sciorinando una gioco di alta quità che ha garantito continuità nei risultati. Il lavoro paga e lo scudetto è meritatamente arrivato.