ROMA – La furia degli hooligans si abbatte su Roma. Giovedì 19 febbraio i tifosi olandesi del Feyenoord, impegnato in Europa League contro la squadra di Garcia, hanno letteralmente devastato il centro della città. I supporter, in preda ai fumi dell’alcool, hanno occupato Piazza di Spagna trasformandola nel loro luogo di bivacco e in un orinatoio a cielo aperto. Le immagini che hanno fatto il giro del mondo mostrano uno dei luoghi più belli del mondo sfregiato: la violenza non ha infatti risparmiato la celebre Fontana di Barcaccia, recentemente restaurata, oltre a macchine e moto. Gli hooligans hanno poi dato vita a scontri con le forze dell’ordine contro le quali sono stati scagliati oggetti e fumogeni. Il bilancio è di 6 arresti, 5 olandesi contusi e 13 poliziotti feriti come riporta sportmediaset.it. Comprensibile lo spavento per i turisti e per i negozianti della zona, vistisi costretti a tirare giù le saracinesche anzitempo. Momenti di tensione pure al Pincio e a Villa Borghese per fortuna senza gravi conseguenze, mentre allo stadio Olimpico non si sono verificati incidenti. Già nella giornata di mercoledì i supporters avevano creato disordini a Campo de’ Fiori costringendo la polizia a intervenire: sono già arrivate 19 condanne per i responsabili (continua dopo il video).
LE POLEMICHE SULLA SICUREZZA Anche alla luce di questo aspetto è esplosa la polemica sulla gestione dell’ordine pubblico. Il Sindaco Marino, riferisce roma.repubblica.it, ha chiamato in causa Prefettura e Questura. Ma le critiche non hanno risparmiato nemmeno il primo cittadino al pari del Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Intanto il Feyenoord giovedì sera ha espresso, in un comunicato ufficiale apparso sul sito del club, stupore per la «decisione della Polizia di cambiare le disposizioni concordate per i nostri tifosi». Di diverso tenore le parole dell’ambasciata olandese che in una nota concordata con il Ministro degli Esteri dell’Olanda ha garantito all’Italia piena collaborazione e impegno per fare in modo che i colpevoli siano puniti.