MILANO – Lo sport come veicolo per diffondere la cultura della salute e della prevenzione. E’ stato questo il focus del convegno “Riparto dallo sport… Faccio squadra per la vita“, che si è svolto il 24 gennaio nella Sala Alessi di Palazzo Marino. L’evento era organizzato dal CONI Delegazione Milano con la collaborazione della Scuola dello Sport CONI Lombardia, del Comitato Regionale della Federazione Medico Sportiva e di AREU Lombardia.
L’incontro era indirizzato inoltre a sensibilizzare tutto l’ambiente sportivo lombardo sul riconoscimento precore di un arresto cardio-circolatorio e sulla corretta attivazione del sistema di emergenza, nonché a fornire le necessarie informazioni su aspetti normativi e giuridici della nuova legge Balduzzi e sull’uso di uno strumento essenziale (e ormai in rapida diffusione sui campi e nei centri sportivi) come il defibrillatore.
Ad aprire i saluti istituzionali è stato il padrone di casa Pierfrancesco Maiorino, Assesore alle politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano, che ha portato anche il messaggio dell’Assessore allo Sport Chiara Bisconti (assente per impegni inerenti al suo ruolo). «L’appuntamento di oggi è rilevante – ha detto Majorino – per promuovere insieme a tutti i presenti un’idea positiva della pratica sportiva e del suo valore, anche in relazione a tematiche relative a salute benessere e stile di vita».
Il Direttore del Settore Sport e Benessere Daniela Fabbri del Comune di Milano, ha messo in risalto il legame tra prevenzione e pratica sportiva, «…Visto che a Milano ci sono più di 320 luoghi pubblici per fare sport all’aria aperta e un campo di gioco cambia la faccia della vita di un quartiere ed è un bene comune da difendere».
Marco Tizzoni del Consiglio di Presidenza della Regione Lombardia ha invece portato il messaggio dell’Assessore allo sport regionale Antonio Rossi, anch’egli assente per impegni istituzionali. Tizzoni ha sottolineato che il momento che stiamo vivendo «…Rende particolarmente importante il concetto di ‘fare squadra’, come dice lo slogan del convegno, sia a livello nazionale che locale».
Un concetto ribadito e ampliato dal Presidente del CONI Lombardia Pierluigi Marzorati, che lo ha messo in relazione con l’imminente EXPO 2015. «L’impegno odierno è quello di portare a casa, ognuno per ciò che concerne il proprio ruolo, tutto quello che impareremo in materia di salute e prevenzione. L’obiettivo è poi trasmetterlo alla cosiddetta ‘base’, perché è ad essa che dobbiamo guardare, anche in ottica EXPO. Globalizzazione vuol dire socializzazione e benessere per tutti. Questo vuol dire fare squadra».
Il Presidente della Federazione Medici Sportivi Italiani (FMSI) Maurizio Casasco, si è invece soffermato sulla bontà del lavoro svolto dalla sua categoria in questi anni. «L’Italia eccelle in questa disciplina – ha dichiarato – Dobbiamo trasferire tutta l’esperienza acquisita a livello olimpico al sistema sociale, quindi a tutta la popolazione – sottolineando poi – l’importanza dell’intervento dei medici durante le manifestazioni agonistiche e il prezioso supporto data dalla presenza dei defibrillatori sui campi all’aperto e nei palazzetti».
Alberto Zoli, Direttore Generale dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza, ha parlato del grande impegno dell’AREU per «Garantire la sicurezza di tutti i praticanti lo sport, a tutela della salute dei cittadini. Avere dispositivi sul territorio – ha agggiunto – è importante, ma è altrettanto fondamentale avere cittadini che sanno usare dispositivi. L’aiuto di tutti è necessario, abbiamo bisogno quindi di fare cultura per il soccorso». Il Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Milano Roberto Carlo Rossi si è invece concentrato sull’obbligatorietà della certificazione medica e sulle indicazioni fornite dalla nuova normativa.
A chiudere i saluti, l’ex campionessa di sci Claudia Giordani, in qualità di Delegato CONI Milano: «Abbiamo intercettato la richiesta di informazioni del territorio e lavorato per offrire occasione di dialogo e confronto con le parti interessate. Grazie alla disponibilità siamo riusciti a offrire una proposta interessante e completa».
Prima dell’inizio dei lavori Gianni Baravelli, Marketing Manager della Iredeem Philips ha donato al Presidente Marzorati un defibrillatore da posizionare nel palazzo CONI in via Piranesi 46 a Milano.
Subito dopo il Dott. Ugo Monsellato ha aperto i lavori del convegno, esponendo la sua relazione intitolata “Sport e benessere, un rapporto consolidato se…”. Il programma è poi proseguito con gli interventi “Cosa significa fare prevenzione in ambito sportivo” (Dott. Roberto Carlo Rossi), “Dalla certificazione medica al primo soccorso creiamo la cultura dello sport in sicurezza” (Dott. Paolo Amaddeo), “Ruolo e supporto della FMSI al mondo sportivo e formazione: il percorso formativo e abilitazione all’utilizzo del defibrillatore” (Dott. Alberto Bonvecchio), “La morte cardiaca improvvisa: inquadramento del fenomeno. Esiste una eziologia legata al Doping” (Dott. Daniel Di Mattia), “L’arresto cardio-circolatorio nello sportivo e la corretta attivazione del sistema di emergenza (118/112); Legge regionale e prevenzione” (Dott.Guido Villa).
I lavori sono proseguiti nel pomeriggio, con l’intervento “Sensibilizziamo-ci: dal Bovo day al progetto “In campo con il cuore”… proviamo a creare la cultura della prevenzione”, che ha visto la toccante testimonianza di Federica Lisi Bovolenta, moglie del grande campione di Pallavolo Vigor, prematuramente scomparso in campo. Con lei ha parlato Angelo Marra, Presidente del progetto “In campo con il cuore”. A seguire la parte del convegno dedicata agli aspetti legali, con le relazioni “La certificazione medica per lo svolgimento dell’attività sportiva: aspetti normativi e di responsabilità in capo ai sodalizi sportivi” (Avv. Matteo Pozzi) e “Gli obblighi e le responsabilità delle società sportive dilettantistiche e dei gestori degli impianti sportivi in materia di defibrillatori semiautomatici esterni” (Avv. Claudio Bocchietti). A chiudere la tavola rotonda e la consegna degli attestati di partecipazione.