ROMA – Da Enzo Ferrari allo schermidore Nedo Nadi, dal capitano dell’Inter Virglio Fossati al grande pilota Tazio Nuvolari. Erano anche loro tra i giovani chiamati alle armi nel 1915, per combattere nelle trincee della Prima guerra mondiale (di cui per altro ricorre in questi anni il centenario). Un vicenda nota, raccontata però in modo originale da Daniele Nardi e Dario Ricci nel volume “La migliore gioventù. Vita, trincee e morte degli sportivi italiani nella Grande Guerra”. Un modo per comprendere in che modo il conflitto stravolse la vita di un’intera generazione, attraverso l’esperienza di chi all’epoca era già un atleta affermato (e morì in trincea, come lo stesso Fossati) e di chi invece fece la storia dello sport dopo aver superato il dramma della guerra.
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