FOCUS: Bambinisenzasbarre e Cun
“I diritti dei grandi cominciano dai diritti dei bambini”
Campagna LA PARTITA CON PAPÀ, BAMBINISENZASBARRE in collaborazione con l’Ufficio esecuzione penale esterna Lombardia e Provveditorato Amministrazione Penitenziaria Lombardia
Conferenza stampa “La partita con papà’” esce dal carcere con LE REGOLE DEL GIOCO – Venerdì 21 dicembre ore 11 Prap Lombardia, via Pietro Azario, 6 Milano
MILANO – “LE REGOLE DEL GIOCO” è la partita che si gioca fuori dal carcere con i papà in esecuzione penale esterna, la “partita” più difficile. È la possibilità di giocare una seconda chance e un nuovo ruolo: quello dell’arbitro. È la possibilità di tornare a rispettare le regole facendole rispettare, diventando modello da ammirare per i propri figli.
“LE REGOLE DEL GIOCO” è un Programma di Bambinisenzasbarre e Cun Company in collaborazione con l’Ufficio esecuzione penale esterna Lombardia. I genitori che partecipano al percorso formativo professionalizzante hanno l’opportunità di diventare arbitri regolari.
Per i figli è l’occasione di essere orgogliosi del proprio papà e poterlo raccontare agli amici uscendo dal silenzio del segreto, dal non “poter dire”, rappresentato dall’essere figlio di un genitore detenuto per non subire esclusioni e emarginazioni.
“Le regole del gioco” è un’opportunità per i genitori in esecuzione penale esterna di ricomporre la relazione coi figli e con la società. “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”, un principio fondamentale che in carcere diventa cruciale.
“Le regole del gioco” si inscrive nella Campagna “la Partita con papà” di Bambinisenzasbarre, partita che da momento eccezionale per i figli e genitori, che fa giocare insieme in carcere mantiene il legame affettivo e fa condividere gli spazi di vita dei genitori, diventa messaggio per la società fuori.
Con “Le regole del gioco” lo sport non è solo un momento di divertimento, unione e benessere, ma diventa la possibilità, per chi ha commesso degli errori, di riscrivere la propria storia e raccontarsi in maniera nuova a se stessi e ai propri figli.
Partecipano
Luigi Pagano, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia, Severina Panarello, Direttrice dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna Regione Lombardia Matteo Tonon, Presidente di Cun Company Angelo Bonfrisco, già arbitro di serie A Lia Sacerdote, Presidente Bambinisenzasbarre- Saranno presenti i papà che racconteranno l’esperienza de “Le regole del gioco”
Bambinisenzasbarre Onlus
L’Associazione Bambinisenzasbarre Onlus è impegnata da oltre 15 anni per il mantenimento della relazione figlio genitore detenuto. E’ attiva in rete sul territorio nazionale con il modello di accoglienza Sistema Spazio Giallo e Campagne nazionali di informazione. Il modello di accoglienza rappresenta il punto di partenza per sviluppare un intervento organico di sostegno ai bambini e alle famiglie che entrano in carcere per incontrare il papà o la mamma, una pratica che sensibilizza la polizia penitenziaria, ogni giorno impegnata a ricevere i bambini che accedono in carcere riconoscendone i bisogni.
Membro della direzione della rete europea Children of Prisoners Europe (ex Eurochips) e della Federazione dei Relais Enfants Parents con sede a Parigi, è Consultant Member di Ecosoc dell’Onu.
In stretta connessione con l’intervento negli istituti penitenziari, l’Associazione ha sviluppato un forte impegno sul piano dell’advocacy, che ha portato nel 2014 alla firma col Ministro di Giustizia e l’Autorità garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Protocollo-Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti (rinnovato nel 2016 e il 20 novembre 2018), la prima in Europa nel suo genere.
La Carta riconosce formalmente i diritti di questi bambini, in particolare il diritto alla non discriminazione e alla continuità del legame affettivo con il proprio genitore in attuazione degli artt. 3 e 9 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Da allora Bambinisenzasbarre Onlus è impegnata nella diffusione e nel monitoraggio dell’applicazione delle linee guida della Carta negli istituti penitenziari italiani, organizzando e partecipando a seminari e convegni, creando una rete di attenzione nazionale di realtà istituzionali e del Terzo Settore e fornendo consulenza sui temi della genitorialità in carcere.
A rafforzare l’impatto del Protocollo – e del ruolo dell’Associazione a livello italiano ed europeo – si è anche imposta la Raccomandazione CM/Rec(2018)5, adottata ad aprile 2018 dal Consiglio d’Europa e rivolta al Comitato dei Ministri dei 47 stati membri. La Raccomandazione ha assunto come modello la Carta italiana per preservare i diritti e gli interessi dei bambini e ragazzi figli di detenuti. (da comunicato Ufficio Stampa Bambinisenzasbarre)
Le dichiarazioni di Angelo Bonfrisco
«Sono molto contento che abbiano pensato a me come testimonial di questa iniziativa che ha una valenza sociale altissima e che per la parte tecnica mi vede direttamente coinvolto. Questo progetto penso potrà essere esportato anche a livello nazionale e all’estero ma che per ora parte dalla Lombardia. Il mio compito sarà quello di formare queste persone all’avviamento al mondo dell’arbitraggio. La mia esperienza da ex artbitro di Serie A di calcio credo, sarà molto utile. Infatti tra gli argomenti tratteremo le regole del gioco per poi in una successiva fase mettere il tutto in patica con il calcio giocato, dove tali aspiranti fischietti saranno affiancati da me medesimo.
Devo ringraziare per questa mia partecipazione il Cun che si occupa prevalentemente di organizzare lo sport all’interno di strutture universitarie. Tramite loro ho potuto apprezzare e conoscere i progetti di Bambinisenzasbarre. Il fine è quello di prepare per ora, nuovi arbitri provenienti da questo progetto per inserirli nei vari tornei targati Cun. Credo inoltre che sia rilevante che per tutto ciò, ci sia stato l’avallo del Ministero della Giustizia Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. Orgoglioso che questa occasione, rimetta al centro anche del sociale, la figura dell’arbitro. Il mondo dei fischietti ha infatti rappresentato per me la più grande esperienza di vita per questo spero che tale opportunità venga colta da questi ragazzi per il loro percorso personale».
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