TREVISO – Come riportato dal comunicato stampa 2611 – 2014 diffuso dalla Regione Veneto, giovedì 13 novembre è stato firmato il Protocollo d’intesa per la 2a edizione di “Dote in Movimento”, un’iniziativa promossa dall’Assessorato all’Istruzione del Veneto, Assosport e Ufficio scolastico regionale. Grazie a questo progetto 566 bambini tra i 6 e gli 11 anni, appartenenti a famiglie in difficoltà, potranno praticare l’attività sportiva in modo assolutamente gratuito. “Ancora una volta il Veneto fa scuola a livello nazionale ed europeo” avrebbe dichiarato l’Assessore Elena Donazzan. In effetti il progetto rappresenta un unicum a livello continentale, anche se l’iniziativa sarà presto rilanciata in Lombardia e Piemonte, e successivamente verrà adottata anche in tutti i 28 Paesi membri dell’Unione Europea.
COME FUNZIONA IL PROGETTO – In base a quanto spiegato dal comunicato stampa della Regione Veneto, “Dote in movimento” destina per l’anno scolastico 2014-2015 un contributo complessivo di 84.900 euro (63.675 da parte regionale e 21.225 da parte di Assosport), che verrà suddiviso in 566 bonus da 150 euro ciascuno. Questi “bonus” verranno poi dati alle associazioni sportive che aderiranno al progetto (scadenza fissata al 30 novembre), le quali – a loro volta – li metteranno a disposizione dei bambini appartenenti a famiglie in difficoltà, evitando così di far versare loro le quote di iscrizione. “Portiamo avanti con entusiasmo questo progetto, che si rivolge ai bambini in un periodo fondamentale della loro crescita, e va nella direzione di “educazione”” avrebbe dichirato ancora l’assessore Donazzon.
“Fare sport significa conoscere anche i corretti stili di vita – avrebbe invece sottolineato la responsabile regionale dell’Ufficio scolastico Beltrame – e cioè imparare a diventare consapevoli della propria salute e a prevenire le malattie ed è un valore in se’ anche dal punto di vista relazionale e cognitivo”.
Il Presidente di Assosport Luca Businaro si sarebbe invece concentrato sull’aspetto “europeo” del progetto, dichidarando che nell’U.E. “esistono le medesime problematiche di sedentarietà e patologie ad essa correlata”.
Testimonial dell’evento è stata la campionessa di sci Deborah Compagnoni, che avrebbe sottolineato l’importanza dell’iniziativa ricordando che “Il bambino attraverso lo sport fa esperienza umana e di valori che poi ti portano a scegliere meglio nella propria vita”.
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